RECENSIONE: GODDESS

goddess1Goddess, miniserie in due volumi scritta da Garth Ennis e disegnata da Phil Winslade, è una delle prime opere di Ennis.

La lettura di questo autore, per le tematiche che tratta e per il suo linguaggio esplicito è generalmente consigliata ad un pubblico maturo.

Se cerchi in un fumetto violenza, humor nero, follia e critica socio-politica Goddess fa per te!


Rosie Nolan, una ragazza irlandese dal cuore tenero che lavora come guardiana dello zoo di Londra. Rosie è una dea, una delle otto divinità planetarie, anche se lei non ne sa nulla fino a quando, in uno scatto d’ira, i suoi poteri si manifestano e provocano una separazione tra l'Inghilterra e la Scozia.

Scoperti i suoi incredibili poteri agenti governativi deviati e persone vicine alla CIA le danno la caccia ansiosi di poterli sfruttare a loro vantaggio.

Rosie si sente braccata e decide di fuggire per cercare risposte riguardo quello che le sta accadendo. Decide così di intraprendere un viaggio insieme ad alcuni strambi amici conosciuti durante la sua avventura: Jeff, un drogato che ha aiutato e che si è innamorato di lei; Mudhawk, attivista animalista violento, e l’ex ragazza di questi, Samantha.

Dopo un susseguirsi infinito di colpi di scena e deliri di straordinaria follia il gruppo arriverà addirittura fino al Polo Nord per comprendere la grandezza del potere di Rosie!

Il finale è ovviamente in stile Ennis, sempre molto critico e psicologicamente instabile.

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La miniserie di Goddes è completa in 2 volumi, editi in Italia da Lion Comics, al prezzo di 11.95 cad.

Se ti piacciono le storie di Garth Ennis questi due volumi sono imperdibili.

Seppur la serie sia scritta da un Ennis ancora immaturo artisticamente, possiamo chiaramente intravedere come l’autore abbia già ben chiaro il concetto di superpoteri distorti e misantropia, espersso poi in maniera magistrale con il suo successivo e definitivo capolavoro: Preacher!

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